A soffrirne sono 6 persone su 10 solo in Italia
In Italia, circa 6 persone su 10 soffrono di mal di schiena e circa 15 milioni sono costretti a ricorre a cure mediche. Oltre a essere uno dei malesseri più diffusi, il mal di schiena può causare molto dolore ed essere notevolmente debilitante e compromette lo stile di vita.
Infatti, può incidere sullo svolgimento delle semplici attività quotidiane come camminare, sedersi e/o stare in piedi.
Il mal di schiena può, inoltre, essere associato anche ad altri sintomi, come: debolezza muscolare, formicolio e intorpidimento degli arti. In certi casi, può causare anche l’insorgere di problematiche legate al controllo della vescica e dell’intestino.
Perché il mal di schiena non passa?
Se il malessere alla schiena si presenta in forma acuta o cronica è probabile che il dolore sia di natura neuropatica e le cause possono essere:
● una lesione
● un malfunzionamento dei nervi
● un malfunzionamento delle strutture costituenti il sistema somatosensoriale
Come spiega il Dottor Rocco Mediati (SDO Cure Palliative e Terapia del Dolore, Dipartimento Oncologico, Azienda Ospedaliera Universitaria Careggi, Firenze, www.ail.it):
“Al contrario del dolore nocicettivo, che origina da un insulto fisico o da un processo infiammatorio e costituisce l’esacerbazione di un normale meccanismo di difesa, il dolore neuropatico non segue la via fisiologica di trasmissione del dolore, ma origina all’interno del sistema nervoso costituendo, in tal modo, un fenomeno totalmente patologico causa di sindromi dolorose molto difficili da curare.”
Esistono due principali tipologie di neuropatie:
● Sensitiva–motoria periferica: colpisce i nervi periferici, quelli sensitivi che inviano messaggi di sensibilità al cervello e quelli motori che inviano impulsi dal cervello ai muscoli.
● Autonomica o vegetativa: danneggia i nervi autonomi che avvolgono gli organi e gli apparati interni dell’organismo.
Il mal di schiena è uno di quei disturbi che rientra tra le neuropatie sensitivo-motorie.
Vediamo alcuni esempi.
● Neuropatia o nevralgia intercostale
Coinvolge i nervi intercostali che derivano dal midollo spinale. Il dolore si manifesta intorno alle costole, nella parte superiore del torace e della schiena. In casi più gravi possono presentarsi anche altri sintomi come:
○ spasmi muscolari,
○ perdita di appetito,
○ paralisi,
○ atrofia muscolare.
Le cause possono essere diverse e possono variare da un trauma al petto a un’infezione virale come l’herpes Zoster (vedi dopo), oppure posso dipendere da una lesione post-operatoria.
● Neuropatia focale toracica
Il dolore acuto può localizzarsi sul dorso, sul torace o sull’addome.
● Nevralgia post-erpetica
Questa problematica è causata dalla riattivazione del virus della varicella, l’Herpes Zoster, (conosciuto come “fuoco di Sant’Antonio”) che colpisce i nervi sensitivi spinali del sistema nervoso periferico.
La nevralgia è caratterizzata da una condizione di forte dolore che può durare oltre tre mesi dall’insorgere dell’infezione.
● Neuropatia sciatica o sciatalgia
Si tratta dell’infiammazione del nervo sciatico. Colpisce la parte bassa della schiena e si estende fino alle gambe.
Le cause possono dipendere da:
○ una malattia degenerativa del disco,
○ dalla gravidanza,
○ dalla stenosi spinale lombare,
○ dal danneggiamento o compressione del nervo a causa di masse tumorali,
○ del diabete.
● Neuropatia radicolare o radicolopatia lombo-sacrale:
interessa le radici dei nervi spinali e i loro prolungamenti ed è provocata da una compressione delle radici dei nervi spinali.
Quando non è chiara la causa del dolore, la neuropatia viene definita idiopatica.
Come trattare il dolore neuropatico?
Il dolore neuropatico non ha una cura specifica, ma alcuni farmaci possono essere impiegati nella terapia del dolore:
● antidolorifici e antinfiammatori non stereodei come l’ibuprofene, il ketoprofene o il naprossene.
● antidepressivi triciclici e anticonvulsionanti che si sono dimostrati particolarmente efficaci nel trattamento del dolore cronico neuropatico, perché aumentano la produzione di endorfine e sono in grado di bloccare i segnali di dolore diretti al cervello.
● analgesici
● miorilassanti come la tizanidina e il baclofen.
Spesso per alleviare il dolore possono essere adottati anche trattamenti non farmacologici come:
● l’agopuntura,
● la stimolazione elettrica nervosa
● le terapie di sostegno psicologico.
● la fisioterapia
● gli integratori alimentari
La fisioterapia e gli strumenti fisioterapici possono aiutare i pazienti a preservare la forza muscolare e migliorare i movimenti.
Mente gli integratori alimentari possono essere assunti con regolarità per ristabilire l’equilibrio nervoso in caso di alterazioni del trofismo. Tra i più indicati citiamo FORMULA RACE, a base di acido-alfa lipoico e palmitoli-etanolammide, in quanto permette di migliorare le funzionalità neuronali grazie all’integrazione di vitamine C ed E.
Desideri acquistarlo subito? Aggiungi al carrello l’integratore alimentare FORMULA RACE >>