La gestione del dolore postoperatorio: come ottimizzarla?

Dopo un intervento chirurgico, la maggior parte dei pazienti sperimenta dolore, più o meno intenso. Quali strategie adottare per controllarlo in modo adeguato?

Il dolore postoperatorio

L’80% circa dei pazienti sottoposti a un intervento chirurgico manifesta dolore postoperatorio acuto, di intensità da moderata a grave e correlato alla risposta al trauma causato dalla procedura.

Si tratta di un’esperienza spiacevole e soggettiva, che varia da una persona all’altra (anche in relazione alla soglia individuale di tolleranza al dolore stesso). Ad ogni modo, il dolore può interferire con il recupero postoperatorio e aumentare il rischio di complicanze. In alcuni casi può durare a lungo, diventando persistente o addirittura cronico.

Gestire il dolore in modo efficace

Purtroppo il dolore post-chirurgico viene controllato in modo adeguato in meno della metà dei casi e può influenzare negativamente la qualità di vita del paziente operato.

Per tali ragioni è cruciale mettere in atto una serie di strategie finalizzate ad alleviare e gestire in modo efficace questa problematica di non poco conto.

Prima dell’operazione è importante che il paziente venga informato in modo dettagliato riguardo il piano di gestione del dolore nel periodo postoperatorio, anche alla luce dell’eventuale risposta a regimi di trattamento ricevuti in precedenza, o della presenza di eventuali controindicazioni a specifiche terapie.

La terapia farmacologica

Le strategie per la gestione del dolore postoperatorio prevedono, in relazione alla sua intensità e alle condizioni cliniche del singolo paziente, l’utilizzo di farmaci più o meno potenti, quali paracetamolo, farmaci antinfiammatori non steroidei (i cosiddetti FANS) e, quando necessario, la somministrazione di oppioidi (la morfina e suoi derivati) per via orale o endovenosa.

Per un controllo adeguato del dolore, spesso si fa ricorso a un approccio multimodale: l’utilizzo di diversi medicinali appartenenti a classi farmacologiche differenti consente di sfruttarne l’azione sinergica, massimizzando così l’efficacia analgesica e minimizzando gli effetti collaterali.

Le risposte a queste trattamenti devono essere monitorate costantemente, al fine di modificare la terapia a seconda dell’intensità del dolore.

Ma non ci sono solo i farmaci…

Per un trattamento adeguato del dolore postoperatorio, la terapia farmacologica può essere associata a interventi non farmacologici, quali ad esempio la terapia fisica e la terapia del freddo (crioterapia).

In particolare, la crioterapia combinata alla compressione rappresenta un approccio non invasivo sempre più utilizzato, per esempio nei pazienti sottoposti a interventi in ambito ortopedico.

Questo metodo si è dimostrato utile per ridurre l’intensità del dolore, ma non solo; può anche contribuire, infatti, a diminuire l’assunzione dei farmaci analgesici che vengono somministrati dopo la procedura chirurgica per controllare il dolore in modo adeguato.

Oggigiorno è possibile reperire (anche online) cavigliere, ginocchiere, polsiere, cinture addominali e tutori per la spalla riutilizzabili ed ergonomici, progettati per adattarsi alla conformazione specifica di ogni persona e che, grazie a tecnologie innovative, sono in grado di garantire freddo costante e di lunga durata, senza rischi di ustione per la pelle.

Il supporto degli integratori alimentari

Un altro ausilio alla terapia farmacologica per la gestione del dolore postoperatorio può essere rappresentato dall’utilizzo di integratori a base di sostanze di origine naturale in grado di combattere le infiammazioni post-chirurgiche.

Degni di nota a questo proposito sono i nutraceutici contenenti Boswellia, una pianta che presenta una spiccata attività antinfiammatoria. Tra questi Formula Fast: grazie all’azione combinata dei suoi principi attivi, questo nutraceutico può contribuire alla riduzione del dolore e del gonfiore e al riassorbimento dell’ematoma che si manifestano a seguito di processi infiammatori, traumatici e chirurgici a carico dell’apparato muscoloscheletrico (e non solo).