Infiltrazioni di acido ialuronico: i vantaggi della monosomministrazione

Le infiltrazioni con acido ialuronico rappresentano un approccio ampiamente utilizzato per lubrificare le articolazioni e ridurre la sintomatologia correlata a patologie degenerative come l’artrosi. Ma gli acidi ialuronici non sono tutti uguali e alcuni possono essere utilizzati in unica somministrazione; approfondiamo insieme.

Acido ialuronico e artrosi

L’artrosi, caratterizzata dalla degenerazione progressiva della cartilagine articolare, è una patologia cronica e dolorosa che interessa un numero rilevante di persone. La rigidità e le limitazioni funzionali a livello articolare associate all’osteoartrosi possono rendere tale patologia invalidante. 

Nelle persone che soffrono di osteoartrosi del ginocchio è stata riscontrata una riduzione consistente della concentrazione e del peso molecolare dell’acido ialuronico naturalmente prodotto dal nostro organismo (il cosiddetto acido ialuronico endogeno). Per questo motivo, le infiltrazioni con acido ialuronico rappresentano una delle opzioni terapeutiche più utilizzate per il trattamento dei sintomi dell’osteoartrosi di grado lieve-moderato.

In particolare, le infiltrazioni con acido ialuronico a livello dell’articolazione artrosica sono in grado di alleviare i sintomi della patologia, migliorando le proprietà viscoelastiche del liquido sinoviale e stimolando la sintesi di acido ialuronico endogeno.

Quale e quanto?

Gli acidi ialuronici non sono tutti uguali, ma si differenziano in base al peso molecolare (basso, medio o altro) e alla struttura (lineare o cross-linkata), oltre che per la loro concentrazione. 

Sarà lo specialista di riferimento a scegliere l’opzione più adeguata per ciascun paziente, in relazione alla patologia e alle condizioni dell’articolazione.

Il protocollo di infiltrazioni varia a seconda del tipo di acido ialuronico utilizzato: in genere vengono eseguite tre infiltrazioni a distanza di una settimana l’una dall’altra, ma sono disponibili in commercio prodotti che consentono di effettuare un’unica somministrazione. 

I vantaggi della monosomministrazione

La scelta di un prodotto che prevede un’unica somministrazione di acido ialuronico si rivela particolarmente utile nel caso della spalla e dell’anca. Peraltro questa articolazione, rispetto al ginocchio ad esempio, risulta più difficile da raggiungere per via infiltrativa in quanto situata anatomicamente in profondità. 

La monosomministrazione di acido ialuronico si rivela utile anche negli sportivi, i quali hanno necessità di riprendere la propria attività in tempi piuttosto rapidi.

D’altra parte un minor numero di infiltrazioni si traduce in un minor rischio di effetti collaterali di tipo infettivo, che potrebbero verificarsi qualora non vengano rispettate le precauzioni generali per l’effettuazione delle iniezioni. 

Ma c’è di più: con l’avvento della pandemia di COVID-19 si è data sempre più spesso la preferenza ad approcci che consentissero un minor numero di contatti tra pazienti e strutture sanitarie. Anche la revisione delle best practice per i chirurghi ortopedici alla luce del COVID-19, invitava i medici a programmare gli appuntamenti in modo da limitare il numero degli accessi in ambulatorio e ridurre la frequenza globale di visite per paziente. 

Le opzioni che prevedono un’unica infiltrazione di acido ialuronico consentono dunque di ridurre il numero di accessi del paziente alle strutture sanitarie.

Viscos H 80

Tra gli acidi ialuronici per uso intra-articolare il cui protocollo di somministrazione prevede un’unica infiltrazione, un ruolo interessante è svolto da Viscos H 80, acido ialuronico a catena lineare e di peso molecolare compreso tra 2,5 e 3,5 milioni di Dalton.

Grazie alle sue proprietà viscoelastiche e lubrificanti, Viscos H 80 favorisce la normalizzazione della viscosità del liquido sinoviale e ha un’azione protettiva sulle articolazioni, migliorando la funzionalità articolare e riducendo la sintomatologia dolorosa.

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