Dolori muscolari, è sempre colpa di una lesione?

Quando avvertiamo dolore a livello muscolare spesso temiamo di aver subito una lesione e non sappiamo come comportarci. In questo articolo un breve vademecum per orientarsi tra le varie cause di dolore muscolare che non sempre riflettono una lesione, ma possono essere causate da un semplice affaticamento o da banali patologie come l’influenza. Solo in rari casi possono essere lo specchio di qualcosa di più serio. Approfondiamo insieme.

Il dolore muscolare

Per dolore muscolare intendiamo una manifestazione dolorosa, localizzata o diffusa, più o meno intensa che coinvolge i muscoli. Le cause possono essere molteplici, ma in genere il dolore muscolare si sviluppa in seguito a sforzi troppo intensi o prolungati o come conseguenza di posture sbagliate specie quando si tratta di zone particolari come collo, spalle o schiena. In seguito a uno sforzo fisico eccessivo o per chi svolge sport o lavori usuranti il dolore potrebbe essere causato anche da una lesione. Possiamo sospettare una lesione quando il dolore esordisce improvvisamente o se proviene da un singolo muscolo o da un punto preciso del muscolo stesso.

I DOMS

In seguito a esercizi fisici intensi, la causa più comune di dolore muscolare è rappresentata dai cosiddetti DOMS (dolori muscolari a insorgenza ritardata). Si tratta di micro lesioni indotte dall’esercizio fisico che possono verificarsi a prescindere dal livello di allenamento come risposta fisiologica a sforzi o carichi di allenamento maggiori. Si possono presentare dopo 8-10 ore dall’esercizio raggiungendo il picco tra le 24, 48 e 72 ore. Spesso si attribuiscono questi dolori all’accumulo di acido lattico nei muscoli, ma si tratta di un’ipotesi erronea: i livelli di lattato infatti si elevano in maniera considerevole durante l’esercizio fisico, ma ritornano nella normalità entro 30-60 minuti.

Lesioni muscolari

Le lesioni muscolari possono essere da trauma diretto o indiretto. Le prime sono di natura contusiva e si classificano in base al grado di gravità: lieve, moderato o severo; le seconde presuppongono l’azione di meccanismi più complessi che si sviluppano nell’ambito del muscolo stesso o dell’apparato locomotore. Sono i classici traumi sportivi e vengono classificati secondo cinque livelli di gravità:

  • contrattura (il dolore insorge a distanza dall’attività, non è ben localizzato ed è dovuto a un’alterazione diffusa del tono muscolare)
  • stiramento (è sempre conseguenza di un episodio doloroso acuto, insorto durante l’attività sportiva, ben localizzato)
  • strappo di primo, secondo e terzo grado (si manifesta con dolore acuto e violento che compare durante l’attività ed è sempre accompagnato da stravaso ematico, più o meno evidente).

 

Malattie collegate al dolore muscolare

Il dolore muscolare può anche essere sintomo di patologie in alcuni casi banali come un’influenza, in altri più serie come la fibromialgia o la polimialgia reumatica, in altri ancora di malattie sistemiche – cioè che coinvolgono tutto l’organismo – come il lupus eritematoso sistemico. Infine, condizioni particolari come la sindrome premestruale possono dar luogo a dolori muscolari anche intensi, ma che di norma si esauriscono nel giro di qualche giorno.

Possiamo considerare un segnale d’allarme se il dolore insorge improvvisamente e non passa dopo qualche giorno, se è associato a febbre, gonfiore e rossore, se è molto intenso e impedisce il movimento. In tali casi è consigliato rivolgersi al proprio medico di fiducia.

Nel caso in cui il dolore sia invece successivo a un trauma, un incidente, una contusione, è necessario ricorrere a cure mediche tempestive recandosi al pronto soccorso. 

I rimedi

Una volta esclusa la presenza di patologie gravi o di traumi di rilevante entità, il dolore muscolare può essere contrastato con alcuni semplici accorgimenti. Il primo tra tutti è il riposo, associato se necessario a terapie farmacologiche a base di antidolorifici e/o antinfiammatori, massaggi e terapie fisiche come la tecarterapia. Anche l’applicazione di impacchi freddi o caldi può aiutare: il freddo riduce il dolore e l’infiammazione mentre il caldo favorisce l’eliminazione delle scorie e riduce la tensione. 

I tutori per la crioterapia

La terapia del freddo può rivelarsi molto utile per contrastare il dolore muscolare dovuto a un evento traumatico specie se associato a stravaso ematico come nel caso di uno strappo. In tali situazioni al freddo va abbinata la compressione della zona al fine di ridurre l’ematoma, l’arrossamento e il dolore. I tutori per la crioterapia hanno il vantaggio di associare la terapia del freddo alla compressione e vanno scelti con cura perché siano facili da usare, ergonomici e delicati sulla pelle. 

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