La Medicina Rigenerativa: un prezioso alleato per combattere il dolore

La Medicina è un ambito in continua evoluzione. Anche nel campo del trattamento del dolore la Ricerca sta facendo progressi sempre più interessanti soprattutto per quanto riguarda la Medicina Rigenerativa, disciplina che si propone di utilizzare determinate cellule del corpo allo scopo di riparare i tessuti compromessi da malattie o traumi. I trattamenti di Medicina Rigenerativa hanno mostrato di offrire grandi vantaggi anche nel contrastare il dolore in tutti quei casi di patologie che colpiscono le articolazioni. Vediamo nel dettaglio.

 

Che cos’è la Medicina Rigenerativa

Quando parliamo di Medicina Rigenerativa ci riferiamo a una branca medica il cui fine è la ricostruzione di tessuti per curare patologie distruttive o degenerative o in caso di trauma. È un ambito sul quale la Ricerca sta investendo grandi energie con risultati molto promettenti. Sebbene ad oggi non esistano evidenze cliniche che dimostrino indiscutibilmente la capacità rigenerativa di questi trattamenti, senza dubbio si tratta di un tipo di cura che agisce con successo nel combattere il dolore articolare, in maniera addirittura più efficace di altri trattamenti più comunemente utilizzati.

 

Il concetto su cui si basano tutti i trattamenti di Medicina Rigenerativa è molto semplice: utilizzare determinate cellule del corpo al fine di riparare i tessuti danneggiati. Si tratta di terapie di tipo autologo: è il paziente stesso a donare le cellule che verranno utilizzate per il trattamento. Questo rende la cura molto sicura perché elimina in toto il rischio di rigetto.

 

Due diverse tipologie di trattamento: derivati del sangue e cellule staminali

I trattamenti di Medicina Rigenerativa si dividono in due grandi categorie:

  • Prodotti derivati del sangue
  • Cellule staminali mesenchimali

Alla prima categoria appartengono il PRP e la terapia con monociti mentre alla seconda le infiltrazioni con cellule mesenchimali che possono essere estratte dal grasso corporeo o dal midollo osseo.

L’acronimo PRP sta per Platelet Rich Plasma (plasma ricco di piastrine) e si riferisce a un trattamento infiltrativo adatto in tutti i casi di dolore articolare dovuto all’artrosi e nei casi di tendinopatie come l’infiammazione del tendine rotuleo e dell’achilleo e per patologie tipo il gomito del tennista. La procedura richiede un semplice prelievo di sangue periferico che, opportunamente centrifugato per ricavarne un plasma ricco di piastrine e fattori di crescita, viene poi infiltrato all’interno dell’articolazione dolente o del tendine sede dell’infiammazione.

Un semplice prelievo di sangue è ciò che serve anche per il trattamento con monociti. In questo caso, il sangue viene semplicemente filtrato – senza necessità di centrifugazione – in modo da ridurre lo stress a carico delle cellule. Durante la fase di processazione vengono recuperate le cellule mononucleate (monociti e linfociti) con una riduzione significativa dei granulociti dal potenziale pro-infiammatorio.

I trattamenti a base di cellule mesenchimali staminali sono forse i più interessanti. Queste cellule, ancora immature e indifferenziate, sono in grado, non solo di specializzarsi una volta infiltrate all’interno dell’articolazione, ma anche di rilasciare citochine antinfiammatorie e fattori di crescita in grado di contrastare il dolore.

Si è scoperto di recente che il grasso è un tipo di tessuto molto ricco di queste cellule che infatti vengono prelevate in genere dall’addome o dalla coscia. Per gli atleti agonisti e per tutti coloro che non possiedono sufficiente grasso per il trattamento, le cellule mesenchimali vengono prelevate con altrettanta efficacia dal midollo osseo, in genere dalla cresta iliaca.

 

I vantaggi

Il principale vantaggio delle terapie di Medicina Rigenerativa è il non dover ricorrere – o comunque diminuire il ricorso – alla terapia farmacologica. Uno dei trattamenti più usati per tendini, muscoli e articolazioni sono le infiltrazioni con corticosteroidi che tuttavia, oltre ad avere un beneficio limitato nel tempo, tendono ad assottigliare i tessuti diminuendo i benefici a lungo termine. Anche i farmaci antinfiammatori assunti per via orale presentano delle controindicazioni specie se l’utilizzo è necessario per un lungo periodo di tempo. I trattamenti di Medicina Rigenerativa sono indicati nella quasi totalità dei casi e non presentano tutti gli svantaggi tipici dei farmaci.

 

Una buona alternativa nel campo della terapia infiltrativa: l’acido ialuronico

Tra le terapie “tradizionali” più efficaci che possono sostituire in alcuni casi i trattamenti di Medicina Rigenerativa ci sono le infiltrazioni con acido ialuronico. Si tratta di una molecola che, grazie alla sua particolare viscosità, favorisce la lubrificazione delle articolazioni ed è dunque indicata per il sollievo dal dolore e per la riduzione della rigidità articolare. Favorendo la normalizzazione della viscosità del liquido sinoviale presente nelle cavità intra-articolari esercita inoltre un’azione protettiva delle articolazioni.