Persistente, non pulsante, bilaterale, di norma localizzato nella zona della nuca e a volte abbinato a una lieve foto-fonofobia. È il mal di testa miotensivo, causato cioè da un’eccessiva tensione dei muscoli del collo e della testa, in molti casi dovuta allo stress. È un dolore che è possibile combattere o ci si deve rassegnare e imparare a conviverci? Vediamolo insieme.
Non tutti i mal di testa sono uguali
La cefalea è una tra le più frequenti patologie del sistema nervoso: rappresenta infatti la terza patologia più frequente e la seconda più disabilitante del genere umano secondo l’OMS. Pur essendo così diffusa, la cefalea continua a essere sottostimata, spesso rimane infatti non diagnosticata e non trattata. Secondo i dati dell’Istituto Superiore di Sanità, a esserne colpito è il 12% degli adulti in tutto il mondo con una prevalenza tre volte maggiore nelle donne, tanto da essere preso in considerazione negli studi sulla malattia di genere (per approfondire leggi qui).
Ma non tutti i mal di testa sono uguali. Nelle righe che seguono andremo a concentrarci sulle cefalee primarie cioè quei mal di testa che non sono il risultato di un’altra condizione medica e si diagnosticano quando dalle indagini strumentali non emerge alcuna causa organica. I tipi di cefalea primaria sono tre:
- l’emicrania
- la cefalea a grappolo
- la cefalea di tipo tensivo.
L’emicrania è un disturbo frequentemente familiare, compare sotto forma di attacchi periodici con dolore di intensità moderata o severa, generalmente pulsante e unilaterale.
La cefalea a grappolo è prevalente nel sesso maschile con una familiarità molto minore rispetto all’emicrania. Clinicamente è caratterizzata dall’alternanza di periodi attivi, definiti appunto grappoli, e fasi di remissione di assoluto benessere.
La cefalea di tipo tensivo colpisce in prevalenza il sesso femminile, è la più diffusa e si distingue in episodica e cronica. Il dolore è di tipo compressivo e bilaterale (il classico “cerchio alla testa”) e ha un’intensità sopportabile, tale da non impedire il normale svolgimento delle attività quotidiane. Numerosi fattori possono scatenare questo tipo di cefalea, nella maggior parte dei casi è una combinazione di più fattori a esserne la causa. Tra i più comuni la tensione nervosa, lo stress, l’affaticamento mentale, lo sforzo di concentrazione protratto nel tempo, il mantenimento prolungato di posture scorrette. Le persone maggiormente colpite sono infatti coloro che, per studio o per lavoro, sono costrette al mantenimento di particolari posizioni corporee con simultaneo impegno mentale (studenti, insegnanti, impiegati, musicisti, chirurghi, ecc.).
Prevenzione e rimedi
Trattandosi di una malattia di origine multifattoriale, prevenire la cefalea non è semplice, ma allo stesso tempo nemmeno impossibile. Abitudini e stili di vita corretti possono senz’altro prevenire l’insorgenza di un attacco o rendere il dolore più sopportabile. Praticare sport con moderazione, seguire una dieta bilanciata, dormire con regolarità, evitare di mantenere a lungo posture scorrette, praticare attività rilassanti, non abusare di antidolorifici sono semplici abitudini che possono aiutare a stare meglio. In pazienti selezionati possono essere d’aiuto tecniche di rilassamento, fisioterapia, agopuntura.
Per quanto riguarda i trattamenti, esistono diverse opzioni terapeutiche per la cefalea tensiva, che cambiano a seconda della gravità. Per le cefalee di tipo cronico occorre sapere che spesso sono refrattarie a qualsiasi terapia mentre quelle cosiddette episodiche di norma rispondono bene alle terapie sintomatiche con l’uso di analgesici. Tra i principi attivi più utilizzati ricordiamo il paracetamolo, l’acido acetilsalicilico e l’ibuprofene mentre è sconsigliato il ricorso a oppioidi e barbiturici. Di qualunque tipologia essi siano il ricorso ai farmaci dovrebbe essere comunque ridotto al minimo: il rischio infatti è l’assuefazione con conseguente necessità di aumentare il dosaggio, inoltre potrebbe crescere il rischio di sviluppare una cefalea di rimbalzo, quel tipo di mal di testa legato proprio all’uso eccessivo di farmaci.
Gli integratori
Tra le strategie in grado di migliorare la tensione a livello muscolare e di conseguenza il mal di testa ad essa associato anche la nutraceutica può avere un ruolo importante. Formula fast è un integratore alimentare a base di Boswellia (utile a contrastare gli stati di tensione localizzati), ippocastano (a sostegno della funzionalità del microcircolo) e meliloto (che aiuta a drenare i liquidi corporei) e può rivelarsi utile come sostegno nei trattamenti contro la cefalea miotensiva.